
Coltivare il radicchio rosso direttamente in vaso anziché in terra è un’idea davvero molto geniale, che ci rivela le capacità di adattamento di una pianta di cui non ci saremmo mai potuti immaginare nulla di diverso, determinando anche le caratteristiche tipiche di un tipo di coltivazione molto particolare. Ecco di cosa parliamo.
Il radicchio rosso, saporito e decorativo anche in vaso
Il radicchio rosso è un ortaggio dal sapore decisamente unico, leggermente amarognolo, ma se ti piace questo tipico retrogusto, allora sei sulla buona strada. Anche perché è comunque un elemento che arricchisce i piatti culinari che portiamo in tavola, non solo dal punto di vista del gusto, ma anche da quello decorativo.

Cominciare quindi a coltivarlo in casa e soprattutto dentro un vaso è una scelta molto corretta, anche perché riempie i balconi con questi calori che vanno dal bordeaux al violaceo, con quelle venature bianche mai del tutto ripetibili e quindi molto originali. Insomma, dei veri e propri marchi di fabbrica irripetibili.
La bellezza cromatica è quello che fa la vera differenza e poi consideriamo anche le forme interessanti, dall’ovale allungato alla forma invece più tondeggiante, che ci permettono di poterli coltivare in ogni modo e in ogni tipologia di vaso, adattandosi quindi alle esigenze dei nostri spazi su terrazzi e balconi di casa.
Preparazione del terreno e la semina
La prima cosa da fare è sicuramente scegliere il terriccio giusto, con il pH più possibilmente neutro perché in questo modo hai sempre la possibilità di fare riferimento a un tipo di coltivazione che risulta sana e sicuramente verificabile. Inoltre, il terreno va sempre lavorato rendendolo soffice e ben drenante, una casa accogliente per il radicchio rosso.

La semina deve comunque avvenire sempre in un periodo di tempo compreso tra metà estate e inizio autunno per poter contare sulla raccolta invernale, ovvero nel periodo che gli è più confacente al radicchio che mostrerà quindi una certa capacità produttiva adatta a un contesto sempre più idoneo alla produzione di questo ortaggio.
In ogni caso, ricordati che tra una piantina e l’altra deve essere lasciato uno spazio pari a 20 cm in modo tale da permettere prima di tutto alle radici e poi all’intera pianta di spostarsi e di crescere in virtù della sua capacità e questo discorso vale sia per la coltivazione a terra, quanto per quella in vaso.
Cura quotidiana delle piante
Ricorda sono tre i punti fermi per la cura delle piante del radicchio rosso: dare acqua costante, esporle alla luce e ovviamente regolarmente sottoporle alla concimazione, in modo tale che la pianta sia sempre ben nutrita e controllata attentamente da te che te ne prendi cura sotto ogni punto di vista.

E’ chiaro che tutto deve essere fatto con una certa attenzione, senza eccessi né difetti, perché le piante con troppa acqua possono marcire, e senza luce possono morire. Per questo motivo, è sempre bene darsi un limite e un equilibrio tale che permetta di farla sentire bene e in perfetto equilibrio.
Ricorda anche di osservare le piante, soprattutto nella fase preliminare, quando cominciano a spuntare le prime foglie, in modo che tutto sappia di ordine e di pulizia e la pianta venga vigilata affinché non rischi nulla, soprattutto non venga sottoposta all’attacco di possibile malattie, soprattutto di origine fungina che sono le più deleterie.
Tecniche per ottenere cespi compatti e colorati
Una cosa che sicuramente ti aiuterà a fare la differenza è legata alle tecniche per ottenere dei cespi sempre molto abbondanti e colorati. La prima cosa da mettere in atto è l’aiuto che dai perché si formi il cuore centrale del radicchio rosso, con il diradamento delle foglie: a partire da questo comincerai a notare un vero e proprio ammasso di foglie che renderanno il radicchio sempre più pieno.

Non lo forzare, comunque. In quanto alcune varietà di radicchio rosso non riescono ad andare oltre la loro mera produzione, perché non sanno come procedere. In questi casi, lascia tutto alla natura e tu non dare forzature laddove non se ne necessiti, per evitare che possa tutto ciò andare a danneggiare la pianta nella sua complessità.
Infine, raccogliere il radicchio rosso è l’ultimo passaggio che è anche quello che tutti attendiamo nel momento stesso in cui cominciamo a produrle. Il nostro compito quindi si conclude in un certo senso una volta che finiamo di coltivare il radicchio, ma teniamo conto anche del fatto di poter ricominciare, trattando il terreno per le produzioni successive.