Attenzione agli afidi: si diffondono in pochi giorni

Attenzione agli afidi: si diffondono in pochi giorni

Piccoli ma molto dannosi, gli afidi sono uno dei parassiti più comuni delle piante. L’unione fa la forza e questo famoso detto ben si associa all’azione dannosa degli afidi che, di solito, si trovano in colonie sugli apici delle parti aeree delle piante. Scopri di più su questi insetti, proseguendo con la lettura.

Afidi: di cosa si tratta?

Non è un caso che gli afidi siano anche chiamati comunemente “pidocchi delle piante”. Questi insetti, appartenenti all’ordine degli Emitteri e della famiglia delle Aphididae, sono presenti in gran numero in natura: ne esisterebbero fino a 5.000 specie in tutto il mondo! Le dimensioni degli afidi sono molto ridotte (dell’ordine del millimetro).

Attenzione agli afidi: si diffondono in pochi giorni

Il loro corpo è in genere allungato, ovaleggiante e dalla consistenza molle. La loro colorazione è variabile in base alla specie considerata: esistono afidi di colore verde chiaro, altri dal corpo grigiastro e, ancora, giallo, marrone rosso, nero e così via discorrendo. In ogni caso, gli afidi si trovano sulle parti apicali della pianta in colonie.

Il loro numero, quindi, può essere elevato e può compromettere il corretto sviluppo della pianta. Se non adeguatamente controllati, questi possono arrivare a portarla alla morte. Il motivo? Questi piccoli insetti si attaccano alle parti tenere della pianta, come germogli, boccioli e foglie, grazie all’apparato boccale e iniziano a succhiare la linfa.

Le caratteristiche degli afidi

Condizioni climatiche di temperature miti e elevati tassi di umidità sono ideali per la crescita degli afidi. La loro numerosità è pericolosa in quanto tende ad aumentare in maniera vertiginosa, soprattutto in condizioni ottimali: le femmine, senza bisogno di accoppiamento, possono generare cloni di sé stesse e invadere le piante attaccate.

Attenzione agli afidi: si diffondono in pochi giorni

Nel momento in cui la pianta entra in sofferenza e non riesce più a fornire agli insetti la linfa di cui necessitano, è possibile che si verifichi una condizione in cui alcuni esemplari sviluppano ali che permettono loro di spostarsi su nuove piante, attaccandole e ricreando nuove colonie. Questi piccoli ma dannosi insetti, poi, entrano spesso in relazione con le formiche.

Se noti alcune formiche sulle piante, quindi, potrebbe essere un segno evidente della presenza di afidi, molto meno visibili in quanto più piccoli delle già piccole formiche. Le formiche tendono a proteggere gli afidi dai predatori in cambio della melata, ovvero della sostanza zuccherina che essi producono mentre di nutrono della linfa.

Quali piante vengono attaccate dagli afidi?

Non tutte le specie vegetali sono le favorite degli afidi ma molte sono quelle ornamentali o orticole che possono rappresentare un target prediletto da questi infimi insetti. Alcuni esempi? Ecco a te! Tra le piante fiorite che spesso colorano i nostri giardini, le rose, le ortensie, i gerani e le petunie sono tra quelle più suscettibili all’attacco.

Attenzione agli afidi: si diffondono in pochi giorni

Anche alcuni alberi da frutto come gli agrumi, i peschi, i peri e i meli possono essere soggette alla colonizzazione da parte degli afidi, soprattutto in primavera quando spuntano nuovi germogli e nuovi boccioli fiorali. Proseguiamo con le specie orticole come zucchine, pomodori, fagioli, peperoncini, cavoli, zucchine e così via.

Non sono esenti dall’attacco degli afidi nemmeno alcune specie vegetali che possono essere presenti nell’ambienti interni della casa: l’ibiscus, il ficus e le stelle di Natale ne rappresentano degli esempi. Insomma, gli afidi possono essere dannosi per un gran numero di vegetali che frequentemente sono coltivati a fine ornamentale o produttivo.

Quali sono i danni procurati dagli afidi alle piante?

Abbiamo già accennato in che modo gli afidi portano a sofferenza la pianta. Con il loro apparato boccale succhiante, riescono a perforare i tessuti morbidi delle parti aeree dei vegetali (come boccioli fiorali, germogli, foglie e gambi esili) e raggiungere il torrente linfatico, potendo nutrirsi della linfa vegetale che circola.

Attenzione agli afidi: si diffondono in pochi giorni

Questa condizione può portare a dei danni diretti come la deformazione delle foglie e dei germogli, il loro ingiallimento o la loro caduta precoce. Inoltre, la pianta, perdendo linfa, tende a crescere in maniera rallentata a causa della perdita di energia. Questa condizione può inacerbarsi fino all’appassimento e, di conseguenza, alla morte.

I danni causati dagli afidi, però, non sono solo diretti: la produzione di melata può essere la causa della formazione di fumaggine, una patina nerastra prodotta da un fungo patogeno che può ridurre il processo fotosintetico, arrecando ulteriore danno alla pianta. Inoltre, gli afidi sarebbero anche vettori di numerosi virus patogeni.

Lascia un commento