In un orto degno di questo nome, il fico posto al centro del giardino rappresenta un autentico valore aggiunto, sia per la sua presenza scenografica che per il sapore inconfondibile dei suoi frutti. Questa pianta, infatti, è relativamente facile da coltivare e non richiede attenzioni particolari. Dopo aver atteso il tempo necessario per la prima raccolta, il fico si rivela una presenza longeva, capace di vivere e produrre per decine di anni.
Versatile e gustoso
Grazie alla sua struttura, il fico si adatta bene anche alla coltivazione in vaso, ideale per chi dispone solo di un balcone o una terrazza. Tuttavia, è in un giardino, coltivato in piena terra, che questa pianta esprime tutto il suo potenziale. Il suo frutto, dolcissimo e dalla polpa carnosa, è in realtà un falso frutto: ciò che comunemente gustiamo non è altro che un’infiorescenza modificata.

I veri frutti sono gli acheni, ossia i piccoli semi racchiusi nella parte interna, rossa e saporita. Le grandi foglie palmate del fico creano piacevoli zone d’ombra, perfette per sostare e gustare i frutti appena raccolti. Inoltre, il fico non necessita di potature frequenti o impegnative.
L’unica operazione consigliata è la rimozione dei rami spezzati o danneggiati. È importante, però, evitare di piantare il fico in giardini situati oltre i 600 metri di altitudine, poiché questa pianta teme particolarmente il freddo intenso. Un inverno troppo rigido può risultare fatale, perciò il fico trova il suo habitat ideale nelle zone dal clima mediterraneo.
Come favorire la crescita del fico
Il fico predilige terreni ricchi di sostanza organica, indispensabile per garantirgli tutti i nutrienti necessari a uno sviluppo rigoglioso. L’apporto di letame, anche ben maturo, distribuito dopo una leggera zappatura, è particolarmente indicato, poiché le radici del fico non si sviluppano molto in profondità . Questa pianta, inoltre, si dimostra piuttosto resistente a molte malattie e parassiti, anche se è sempre bene mantenere un certo livello di attenzione.

Le varietà di fico sono numerose, ma le più diffuse sono quelle a buccia scura e quelle dal colore verde brillante. Entrambe racchiudono una polpa rossa, dolce e succosa, e possono essere soggette a malattie come la ruggine del fico: un fungo che provoca la comparsa di macchie gialle o brune sulle foglie.
La presenza di questa malattia può ritardare la produzione dei frutti; in caso di eccessiva umidità , invece, il fico può essere colpito dalla botrite, che si manifesta con una patina grigia sulle foglie, soprattutto su quelle più giovani. È importante monitorare anche la presenza di insetti e parassiti che potrebbero compromettere la salute della pianta.
Parassiti del fico
Il punteruolo nero è uno dei parassiti più temuti, non solo per il fico ma anche per molte altre specie arboree. Questo insetto, di colore scuro, penetra nel legno per deporre le uova, causando un progressivo deperimento della pianta e compromettendone la vitalità .

Il punteruolo nero attacca il sistema linfatico del fico e può arrivare a svuotare i frutti dall’interno. Per contrastare questa minaccia, si possono utilizzare composti a base di calce e rame. I fichi, inoltre, attirano vespe e calabroni, attratti dalla dolcezza dei frutti maturi.
Oltre agli insetti, il fico è spesso visitato da numerose specie di uccelli e può essere infestato dalle cocciniglie, che si annidano sui rami. Per combatterle, si possono impiegare prodotti specifici oppure, per chi preferisce rimedi naturali, macerati di felce. La raccolta dei fichi offre frutti deliziosi da gustare freschi o da trasformare in tante ricette creative.
Il fico in cucina
La marmellata di fichi si prepara facilmente e consente di conservare il sapore di questo frutto ben oltre la stagione di raccolta. Con i fichi si possono realizzare anche mousse al miele, sbriciolate dal cuore morbido o strudel originali e golosi. Tra le proposte più apprezzate ci sono la torta di fichi e yogurt e la cheesecake ai fichi, entrambe irresistibili.

I fichi sono perfetti anche per preparare composte da abbinare a secondi piatti di carne e arrosti, offrendo un’alternativa raffinata ai più comuni frutti rossi. Con fichi e burrata si può realizzare un risotto elegante e profumato, dalla cremosità sorprendente. Questo frutto si abbina splendidamente anche a salumi e formaggi.
Durante l’estate, una variante originale al classico prosciutto e melone è l’abbinamento con i fichi, magari arricchiti da crostini croccanti e scaglie di formaggio stagionato. Anche una semplice focaccia può diventare un antipasto gourmet se farcita con crescenza o altro formaggio cremoso e completata con fichi freschi, per un risultato davvero unico.